Prima Divisione Senior: Una serata particolare al PalaMorazzone

Insubria Volley Mornago – Polisportiva San Paolo: 3 – 1

(23/25 – 25/21 – 25/19 – 25/12)

Una serata particolare al PalaMorazzone: in panchina Coach Max Zanon e al tavolo del refertista il presidente Claudio Fiozzi. Sale l’ansia da prestazione, vogliamo fare bella figura.

Sala segna con l’indelebile il numero delle zone per terra, Ghiringhelli si scrive gli schemi sulla mano ma quando si asciuga il sudore in volto gli viene un tatuaggio Maori, all’ingresso in campo tiriamo così tanto in dentro la pancia che ci viene la gobba, si ingollano mentine per non far sentire l’alito da aperitivo. Poco prima del fischio iniziale corriamo a riprendere Padoani in autostrada e lo buttiamo in campo con pacche sulla schiena e sorrisi imbarazzati.

Avversario non fortissimo ma compatto, ci sorprendono nel primo set dove facciamo il nostro ma senza premere come dovremmo sull’accelleratore dell’aggressività. Nei set successivi imponiamo meglio il nostro gioco, al centro ritroviamo la posizione a muro, qualche schema, la sette é meglio che rimanga una tv, però Binetti e Rossi regalano soddisfazioni e ringraziano lo sponsor tecnico dei centri, Cepu.
Il terzo set è abbastanza senza storia con un Riboni che fa capire di essere di una serie superiore (su tinder quantomeno).
Partita decisamente valida di Tamborini che punisce chirurgicamente l’avversario, tanto che alcuni di noi si mettono in lista per legamenti e liposuzione. Si aggiungono un indemoniato Dello Iacono e Mazzola con i mani fuori, sembra quasi che lo faccia apposta.

Quarto set abbastanza punto a punto ma noi siamo più concreti, se la difesa é un po’ statica la ricezione invece gira bene e si chiude il set.

Salutata la dirigenza si torna a respirare, le pancette si rilassano al loro posto, i centri tornano a chiamare le zone del campo con il loro nome “zona dove batto male” “zona di quello che fa salto in lungo” “zona io veloce” “zona di quello che si lamenta delle alzate” “zona inutile 1 “ “zona inutile 2”.

Speriamo di averli impressionati perché tutti vorremmo giocare in serie D dove si vocifera che ci siano le docce calde, le reti che si smontano da sole e la panchina di marzapane.