Prima Divisione – … giro di boa

IVM  Vs.  Lacea Panta Rei   0-3

(19/25-16/25-24/26)

Come tifoso e giornalista sportivo ho seguito la squadra in tutte le partite dell’anno, dalle trasferte a Badilate di Sotto (bg) al derby con la Chierichetti Morazzone.

Purtroppo ho perso l’ultima partita contro Solbiate perché avevo una data del mio gruppo trap (Morazzo Gang) in cui canto con Young Bino, Gio Big $nake e Fabbio Kenya, anche loro assenti.

Quindi mi tocca inventarla, basandomi sui racconti degli spettatori, quei pochi che non erano a twerkare da noi.

Solbiate é arrivata poco carica, sembrava una carovana di Mad Max, c’era gente che faceva i piegamenti sul tetto dell’auto con il ghiaccio tra i denti e altri che affilavano le mani strisciandole sull’asfalto.

Noi siamo partiti invece contratti come un polpaccio in preparazione, poco convinti e con qualche errore di troppo, tipo quello di bere l’acqua del lavandino della palestra che ti si contrae la vita, altro che il polpaccio.

Il film della partita é stato un alternarsi di questa difficoltà seguita da scatti di orgoglio e ritmo di qualche individualità che ci hanno portato in pareggio o addirittura sopra per poi subire un gioco più incisivo e maturo di un avversario sempre sostanzialmente in controllo di ogni set.

Qualche messaggio positivo nelle difese eroiche e nella panchina dove un Marchino ispirato da Padre Manu, un missionario che lo ha adottato togliendolo dalla strada a suon di coppini, regala a freddo tre pennellate in alzata per poi sparire nella notte (lo abbiamo poi ritrovato confuso nel bidone del vetro). Anche Curzio entra con maschitudine e regala due muri in fila peraltro a muro uno mentre il nostro centro gli scattava delle foto a qualche metro di distanza. Panno Power firma una sette ben tirata e commenta ai microfoni “eh”.

Tema principale della serata, lasciando i commenti tecnici a Mr.Max che sentenzia “se non si vince si perde”, é comunque stato l’atteggiamento.
Abbiamo fondato questa squadra sull’innioranza che non è solo aprire le birre con i denti (di un altro) ma stare in campo con la voglia di fare qualcosa in più del compitino, dare un colpo di reni per prendere quella palla 10 cm più in alto e tirare sassate facendo muro fuori (spesso colpendo proprio il muro fuori dal campo).

Soprattutto i giovani invece devono ancora maturare un atteggiamento piú concreto e sicuro di se stessi, meno paura di sbagliare e meno paura dell’avversario anche se indossava teschi e si era legato con catene infuocate al canestro. In campo non si è vista quella cazzimma inniorante che si vede invece negli allenamenti tiratissimi di Max, dove non si fa stretching ma esercizi di manovre di primo soccorso.

Siamo al giro di boa del campionato, vediamo di non andar sotto e riprendere il giusto atteggiamento.

Seguite su insta la Morazzo Gang solo amore e birrette fresche.